giovedì 31 maggio 2012

Terremoto in Emilia Romagna

Lo scorso 20 Maggio è cominciata una serie di scosse sismiche con epicentro In Emilia Romagna, la prima scossa di 5.9 magnitudo con ipocentro ad una profondità di 6,3 km ha colpito principalmente la provincia di Modena e altre zone della pianura padana con danni disastrosi per le abitazioni e gli edifici pubblici, provocando viversi morti e circa 50 feriti. 

Le scosse, purtroppo stanno ancora continuando,i sismologi lo hanno classificato come un terremoto di origine tettonica; ma cosa è un terremoto?Ma soprattutto come si origina? 

I terremoti sono tutti quei movimenti più o meno violenti della crosta terrestre che derivano dallo sprigionamento dell’ energia liberata in seguito ad una spaccatura di essa, detta faglia, e accumulata durante
la pressione di spinta tra le rocce. 



Il punto di rottura della crosta terrestre si chiama ipocentro e si trova sotto terra, è il punto dal quale si propagano le onde sismiche fino alla superficie; il punto della crosta terrestre perpendicolare all’ ipocentro dal quale si propagano le onde sismiche sulla superficie della crosta si chiama epicentro.

Le onde sismiche sono rilevabili da apparecchiature specifiche i sismografi che usano la scala Richter-Kanamo per misurare l’ intensità di un terremoto detta magnitudo. Un'altra scala e la scala Mercalli che misura i danni di un terremoto con dodici gradi di intensità. 
I terremoti possono possono essere di tre tipi: 

-Vulcanici, se avvengono in seguito ad una violenta eruzione vulcanica

-Locali, se hanno origine da un crollo di cavità sotterranee
-Tettonici, se sono legati allo spostamento delle varie zolle
Questi ultimi derivano dal fatto che la crosta terreste  lo strato più superficiale in cui è suddivisa la Terra e che “galleggia” sul mantello superiore(uno strato di roccia fusa fluida che si trova subito sotto la crosta terrestre)non è tutta intera ma è divisa (come i pezzi di un puzzle) in tante parti chiamate zolle o placche. 
Suddivisione della crosta terrestre in zolle 
Da degli studi, infatti, risulta che i continenti inizialmente fossero tutti uniti a formare un unico grande continente detto Pangea circondato da un immenso oceano detto Phantalassa, con il passare dei secoli queste placche si sono allontanate fino ad arrivare nella posizione attuale, il primo fisico a dimostrare questa teoria chiamata “Teoria della deriva dei continenti” fu il tedesco Alfred Wegener nel 1912.

Queste zolle sono ancora in movimento, questo movimento è dovuto alla presenza di dorsali o fosse tra una zolla e l’ altra. Le dorsali sono delle spaccature tra le varie zolle dalle quali esce magma risalito dal mantello, mano a mano che esce si raffredda creando così nuova crosta oceanica e di conseguenza facendo allontanare le zolle che si trovano alle sue estremità. 
Le fosse invece sono esattamente il contrario cioè la crosta terrestre sprofonda nel mantello fondendosi con esso e di conseguenza facendo avvicinare le zolle alle sue estremità. 
E' proprio ai margini delle zolle dove avvengono i movimenti di allontanamento o di scontro che si sviluppano i terremoti più violenti.


In particolare quando avviene lo scontro tra due zolle continentali, nessuna può sprofondare sotto l’ altra quindi si crea una fortissima pressione che liberandosi da origine a terremoti, questo è quello che è successo in Emilia-Romagna: infatti la nostra penisola accumula la pressione che si forma tra la zolla Africana che spinge contro quella Euroasiatica i cui margini si trovano proprio nella zona degli Appennini. Ecco perché la nostra Italia è un paese ad alto rischio sismico.

                                                                  di Alessio





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